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Prosciutto crudo di Cinta Senese
Prosciutto crudo di Cinta Senese
Ecco un altro prosciutto molto interessante per i buongustai appassionati di prelibate rarità.
Il maiale di razza “Cinta Senese” vanta delle origini antiche e può vantare una sua “presenza” addirittura all’interno del Palazzo Civico di Siena, nel famosissimo affresco del 1340, ad opera di Ambrogio Lorenzetti, intitolato il “Buongoverno”.
Poco dopo, lo si trova citato anche nel “Trattato de l’origine et accrescimenti de la Città di Siena” di Bartolomeo Benvoglienti, pubblicato a Roma, nel 1571 e, nel 1890, il dott. G. Dondi, della cattedra ambulante di agricoltura di Siena, definì questa razza come “la più antica razza italiana adatta al duro ambiente delle colline e della montagna toscana”.
Esteticamente, questo maiale è caratterizzato da un colore grigio scuro e porta attorno alla vita una cintura bianca (da cui il nome cinta); ama vivere allo stato brado, nutrendosi di ghiande, radici di sottobosco, erba, cereali e olive di cui è particolarmente ghiotto.
A metà del secolo scorso però molti allevatori toscani iniziarono ad abbandonare questo maiale rustico, preferendo i più redditizi “large white” e “rosa americano”, portando così il “Cinta Senese” alla quasi totale estinzione, 2 verri e una ventina di scrofe.
Oggi, grazie alla passione di pochi tenaci allevatori, la razza è salvata anche se i capi totali non superano le 4.000 unità.
La carne si presenta con un bellissimo colore rosso intenso, con grasso abbondante nel quale si concentrano profumo e sapore. Anche al palato, questo prosciutto conferma la sua singolarità con un gusto pieno, deciso e molto persistente, con un flavour aromatico davvero ampio.